Fabio Calvetti è nato nel 1956 a Certaldo, cittadina in provincia di Firenze dove risiede.
Si è diplomato al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura.
Intensa la sua attività in Italia e all’estero con mostre negli Stati Uniti, in Germania, in Spagna, in Belgio e soprattutto in Giappone e in Francia.
Nel 1995 ha tenuto uno stage di pittura presso l’Ecole des Beaux Arts di Le Port all’Isola della Réunion.
Ha preso parte a numerose manifestazioni artistiche e fiere internazionali.
Esponente della nuova Figurazione italiana, nelle sue opere rappresenta l’attesa, l’assenza e i silenzi dell’anima. Spesso è protagonista una donna malinconica e sola calata in interni di case e bar sospesi in una dimensione atemporale. Altre volte protagonista è l’ambiente stesso, un scorcio d’interno o di città notturna.
Esponente della nuova Figurazione italiana, Calvetti non nasconde il confronto con Hopper, dal quale nel tempo si è staccato sviluppando un proprio stile espressivo. Filo rosso della sua ricerca sono l’attesa, l’assenza, i silenzi dell’anima, uno spazio vuoto prolifico di domande. In un contesto di atemporalità quasi teatrale e senza luce naturale, donne sole sembrano in ascolto di se stesse, in attesa che qualcosa accada o che una qualche risposta arrivi. Nella sua opera c'è un clima di sospensione, opposto alla frenesia della vita moderna, che si evidenzia ancor più nell'ultima produzione, dove esce in esterno e si concentra su scorci metropolitani e periferie industriali nelle ore silenziose della notte.
Vannucchi Arte
La tua galleria
Vannucchi
Salve, in genere rispondiamo entro un giorno